"Avevo quattro anni, vivevo in Sardegna con la mia famiglia. Papà mi portò con sé allo stadio a vedere il Cagliari: fu una rivelazione. Seduto accanto a me c'era un bambino con un tamburo: gliel'ho strappato di mano e ho cominciato a picchiare come una matta…". Così la giornalista Eleonora Boi in un'intervista a Tv Sorrisi e Canzoni.
Il calcio per Eleonora
"Un gioco, che non va preso troppo sul serio. Ecco perché mi piace chi sa affrontarlo con ironia, come il mio collega Sandro Sabatini o Ciro Ferrara, che sa commentare le partite senza mai perdere il gusto della battuta".